Storico inglese. Proveniente da una famiglia
di quaccheri, figlio di un commerciante di lana, divenne banchiere, occupandosi
al contempo di storia sociale e religiosa. In polemica con l'interpretazione
della storiografia romantica tedesca, che faceva derivare dall'antica
libertà germanica la comunità di villaggio, tutelata nel suo
ordinamento comunistico dalla legislazione barbarica, affermò e
cercò di documentare la priorità dell'organizzazione fondiaria
feudale del
manorial system, sostenendo la secondarietà delle
altre forme di comunismo agrario sviluppatesi ai margini delle proprietà
del signore feudale. Per
S. l'abolizione del sistema delle terre comuni
si giustificava in quanto tappa necessaria al progresso sociale ed economico di
quelle zone dell'Inghilterra in cui tale sistema era particolarmente diffuso.
Fondamentali per la storia della società medioevale inglese sono due sue
opere:
La comunità di villaggio inglese (1883) e
Il sistema
tribale del Galles (1895). Tra le altre opere si ricordano:
I riformatori
di Oxford (1867);
L'era della rivoluzione protestante (1874);
Il
costume tribale della legge anglosassone (1902) (Bradford 1833 - Hitchin,
Hertfordshire 1912).